Sono tre i progetti finalisti di questa edizione di Impulsi Vivi, tre idee di innovazione culturale che sono state plasmate nel tempo e che ora riescono a camminare con le proprie gambe. Questo grazie a workshop e formazione ad hoc con mentor dedicati, capaci di dare forma e concretezza ai progetti. I vincitori di questa edizione verranno poi svelati nella finale del 20 ottobre 2020.
I primi due progetti li abbiamo già presentati, sono «Rock your Coffee» e «Aperflix». Adesso è il turno di «Prove di Cittadinanza». Questo progetto, chiamato in precedenza «Educare al futuro», è stato ideato dal giovane studente Emanuele Broglio, e consisteva inizialmente nell’organizzazione di un evento fisico con l’obiettivo di parlare di educazione civica e cittadinanza ad un pubblico di esperti e curiosi, creando poi discussione e dibattito assieme ai relatori che sarebbero intervenuti. Ovviamente a causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile realizzare l’evento ed è così che l’idea è stata nuovamente plasmata, andando a prendere spunto dalle tecnologie che hanno tenuto compagnia agli italiani durante il lockdown. Broglio ha deciso così di raccogliere in formato digitale delle video pillole da lanciare sui canali social del progetto e sul sito dedicato.
«Il nome del mio progetto ha due significati: il primo intende “prove” proprio come tentativo, il secondo come testimonianze dirette di come la cultura civica esista già nella nostra società, e deve essere solo diffusa – spiega Broglio -. Spero che questa raccolta di interventi possa essere interessante per insegnanti e studenti, ma che possa anche avvicinare curiosi ed estranei all’ambito trattato».
Tra i relatori troviamo, tra gli altri, Beate Weyland, professore associato di didattica presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, Massimiliano Tarozzi, professore di pedagogia e teorie dell’educazione all’Università di Bologna, e Marco Linardi, formatore alla partecipazione e alla cittadinanza attiva a Trento.