«Senza creatività non c’è innovazione». Anche perché fare cultura significa creare «spazi liberi dove esprimersi e trovare mezzi per capire il mondo che ci circonda». Le parole di Alberto Lago, giovane designer, e le testimonianze di storie di innovazione culturale hanno dato il via alla terza edizione di Impulsi Vivi, il percorso dell’Ufficio Politiche Giovanili della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano realizzato da Irecoop Alto Adige–Südtirol. E la sala del Centro Trevi a Bolzano, lunedì 6 novembre, era piena. Il desiderio di unire, ancora una volta, impresa e cultura è stato l’occasione per ascoltare dal vivo testimonianze dirette di chi nell’ambito culturale-innovativo ci lavora quotidianamente.
«Al giorno d’oggi la cultura può e deve diventare ambito per una professione – spiega Luca Bizzarri, direttore reggente dell’Ufficio Politiche Giovanili – per questo motivo cerchiamo di trovare sempre soluzioni concrete per ampliare il cerchio formato da imprese creative. Crediamo che chi usa la cultura viva meglio». Diverse le novità per la terza edizione: «Al termine del percorso ci saranno tre vincitori e altrettanti premi – racconta Teresa Pedretti, direttrice Irecoop Alto Adige–Südtirol – e sarà un’edizione che si rivolgerà anche a quei professionisti che desiderano migliorare la propria gestione d’impresa».
La cultura allarga gli orizzonti. Lo ha spiegato Alberto Lago, giovane designer e grafico di Venezia, che partendo dal progettare grattacieli tra Los Angeles e San Francisco si è spostato poi ad un livello più urbano e comunitario, collaborando con artigiani per unire innovazione con la manodopera tradizionale: «Nella mia carriera ho sempre avuto un approccio piramidale, partendo però dalla punta, e scendendo verso lo strato della comunità. L’innovazione aiuta a creare nuove possibilità, e dà una spinta concreta alle persone che vogliono realizzare le proprie idee – ha detto – senza la creatività e la cultura però non c’è innovazione. Fare cultura vuol dire creare degli spazi liberi dove esprimersi, e solo con questi mezzi si è in grado di capire il mondo che ci circonda».
Fra gli ospiti anche Hans Renzler, manager per l’Italia di VerVieVas, un’agenzia di comunicazione austriaca che si occupa di aiutare le aziende a promuovere, spiegare e semplificare i temi complessi che le riguardano. Per farlo, Hans ed il suo team, utilizzano video, infografiche e graphic recording: «È importante aiutare le aziende nell’ambito comunicativo, che sia per il cliente ma anche per l’impiegato stesso. Penso che la chiave di successo per sviluppare un’idea d’impresa in ambito culturale sia quella di avere tanta dedizione e fiducia nel proprio lavoro per riuscire a sviluppare l’idea al meglio».
A concludere la serata sono stati i discorsi di tre volti già conosciuti nella passata edizione di «Impulsi Vivi»: Luca Bresadola, gestore di “Emberfly”, spazio espositivo per opere artistiche, Elena Roncato, fondatrice di una piattaforma web per la vendita e la promozione del fumetto indipendente, e Matteo Prina, creatore di un gioco da tavolo pensato per sensibilizzare i giovani al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Il coro sollevato da tutti e tre è stato unanime: «Questo percorso ci ha aiutati a capire se le nostre idee fossero realizzabili o meno. Abbiamo dato una struttura ai nostri progetti, ora spetta a noi riuscire a portarli avanti».