In Piazza Vittoria, a Bolzano, si trova l’atelier Emberfly. «Uno spazio espositivo, creativo e dinamico, aperto alle più eterogenee espressioni artistiche»: così lo definisce Luca Bresadola, che ne è l’ideatore. Lui è fotografo professionista, formato all’Accademia Nazionale del Cinema, che ha sede a Bologna, con una formazione nel campo artistico completata anche da un percorso di studi triennale proprio in questa disciplina presso la Libera Università di Bolzano. Emberfly è una delle otto idee di innovazione culturale arrivate alla fine di Impulsi Vivi, il percorso di incubazione dell’Ufficio Politiche Giovanili della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano realizzato da Irecoop Alto Adige – Südtirol.
Il progetto di Luca è proprio questo: gestire un atelier-galleria, che sia «un luogo d’incontro, un laboratorio, uno spazio per corsi e uno studio fotografico». Emberfly già esiste, da ormai più di un anno: ciò di cui Luca aveva bisogno è imparare a sfruttare al massimo il potenziale di questa struttura. «Per me Impulsi Vivi è stata un’opportunità presentatasi al momento giusto – racconta Luca – proprio quando ormai era chiaro il mio desiderio di creare qualcosa d’innovativo nell’ambito della fotografia, tuttavia non altrettanto il modo in cui avrei dovuto procedere». In quasi un anno di corso di formazione, Luca ha potuto acquisire quelle conoscenze di ambito economico-aziendale con cui mai aveva dovuto confrontarsi nei vari percorsi di studi da lui assolti. In particolare, Impulsi Vivi gli ha offerto la possibilità di potersi concentrare su determinati aspetti del lavoro di costruzione del proprio progetto, sotto il tutoraggio di un mentore: Gabriele Paglialonga. «Con Gabriele ho lavorato soprattutto sull’individuazione dei potenziali clienti dello spazio da me gestito. Lui è un esperto di comunicazione dell’imprenditoria, ha pertanto saputo suggerirmi come raggiungere nel modo più efficace il mio target».
Le fotografie di Luca sono difficili da descrivere, da raccontare. Sono opere complesse, composite, frutto di competenza tecnica, ma anche tanta sensibilità. La sua offerta creativa si rivolge in primis ad agenzie di pubblicità che necessitano di immagini non comuni, che non si limitano a rappresentare oggetti della realtà, bensì che trasmettano concetti, idee. E proprio questi temi, insieme alla cinematografia e in generale alle arti visive, sono ciò di cui Luca vorrebbe che Emberfly diventasse luogo di discussione. Un atelier è il posto adatto per incontrare persone diverse con interessi comuni, che possano così conoscersi e creare una rete vitale, che favorisca lo scambio d’idee, nonchè la vendita di creazioni artistiche.